Le differenze tra successione legittima e testamentaria sono rilevanti e comportano modalità di distribuzione e assegnazione dell’eredità molto diverse.
Comprendere queste differenze è essenziale per chi si trova a gestire un’eredità o desidera pianificare la propria.
Successione testamentaria: il ruolo del testamento
La successione testamentaria, detta anche eredità testamentaria, si verifica quando il defunto lascia un testamento, documento in cui dispone la destinazione dei suoi beni e diritti.
Attraverso il testamento, una persona può stabilire come distribuire il proprio patrimonio tra eredi o beneficiari, assicurando che le sue volontà siano rispettate.
Nonostante la libertà di disposizione, il testatore deve comunque rispettare le quote di legittima destinate ai familiari stretti (come coniuge, figli e ascendenti), che non possono essere privati della loro quota per legge.
Come si calcola la successione legittima in assenza di testamento?
La successione legittima si attiva quando una persona muore senza lasciare un testamento o quando il testamento non dispone di tutto il patrimonio. In questi casi, l’eredità viene distribuita secondo le disposizioni del Codice Civile, che stabilisce un ordine di parentela per identificare gli eredi legittimi.
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Differenze tra successione testamentaria e legittima: flessibilità e obblighi
Le principali differenze sono:
- Libertà di disposizione del patrimonio:
- Successione testamentaria: il testatore può decidere liberamente come distribuire i propri beni, designando eredi e legatari anche al di fuori del nucleo familiare, come amici o enti di beneficenza. Tuttavia, questa libertà è soggetta ai vincoli delle “quote di legittima,” che tutelano i familiari più prossimi (coniuge, figli e, in assenza di questi, ascendenti).
- Successione legittima: quando manca un testamento, la legge stabilisce un ordine di parentela rigido. I beni sono destinati esclusivamente ai parenti più vicini. La successione legittima, quindi, non offre flessibilità, ma garantisce comunque una suddivisione equa tra gli eredi.
- Vincolo delle quote di legittima:
- Successione testamentaria: anche in presenza di un testamento, la legge italiana tutela una parte del patrimonio destinata agli eredi legittimari (coniuge, figli e ascendenti) tramite le quote di legittima. Se il testatore non rispetta questa riserva, i legittimari possono richiedere la riduzione del testamento per ottenere la quota spettante.
- Successione legittima: nella successione legittima, la distribuzione segue automaticamente l’ordine stabilito dal Codice Civile, quindi il vincolo delle quote di legittima è implicitamente rispettato.
- Destinazione personalizzata vs. assegnazione automatica:
- Successione testamentaria: il testatore ha il diritto di destinare specifici beni a eredi designati. Ad esempio, può scegliere di lasciare una proprietà a un figlio e un’altra a un nipote. Questa possibilità di personalizzazione permette di rispettare desideri personali e necessità particolari dei beneficiari.
- Successione legittima: qui non esiste la possibilità di assegnazione personalizzata.
- Processo decisionale e volontà del defunto:
- Successione testamentaria: riflette la volontà diretta del defunto. Il testamento rappresenta, quindi, una dichiarazione personale che permette di decidere in anticipo la gestione del proprio patrimonio e la destinazione dei beni.
- Successione legittima: il defunto non ha lasciato indicazioni specifiche, quindi il Codice Civile interviene per stabilire un ordine di distribuzione, basato su legami familiari. La legge determina in modo oggettivo chi ha diritto ai beni, senza considerare eventuali preferenze non espresse.
- Eredi esterni al nucleo familiare:
- Successione testamentaria: il testatore può includere soggetti esterni alla famiglia, come amici o associazioni, tra i beneficiari del proprio patrimonio.
- Successione legittima: senza testamento, il patrimonio non può essere devoluto a terzi estranei, ma solo ai parenti fino al sesto grado.
In conclusione, la successione testamentaria offre maggiore libertà di disposizione, ma impone il rispetto delle quote di legittima. La successione legittima, invece, segue regole prestabilite e assicura una distribuzione equa tra i parenti.
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