Avvocato Matrimonialista Ascoli Piceno

by Amministrazione
0 comment
avvocato matrimonialista ascoli piceno

LA CESSAZIONE DEGLI EFFETTI CIVILI DEL MATRIMONIO: SEPARAZIONE E DIVORZIO

Separazione e divorzio sono la stessa cosa?

No, separazione e divorzio non sono la stessa cosa. Sono certamente due fenomeni collegati, anche se la separazione non sempre è seguita dal divorzio. Il divorzio, invece, può essere chiesto solo dopo la separazione.

La cessazione degli effetti civili del matrimonio vera e propria quando avviene?

La cessazione degli effetti civili del matrimonio vera e propria avviene con il divorzio, che viene anche definito “scioglimento del matrimonio” e serve a porre fine per sempre alla vita coniugale.

Con la separazione, quindi, si rimane vincolati al matrimonio?



Hai bisogno di un avvocato ad Ancona, Ascoli Piceno o Teramo?

Affidati all'esperienza dell'Avv. Monica Cipolletti. Avrai una consulenza personalizzata per il tuo caso specifico contando su un professionista sensibile ed empatico. Chiama ora o contatta l'avvocato su Whatsapp:

avvocato ancona, ascolti piceno, teramo



No. Anche con la separazione i coniugi, ormai separati, non sono più obbligati ad osservare i doveri coniugali.

Quali sono i doveri coniugali?

Ai sensi dell’articolo 143 cod. civ., i doveri coniugali sono: l’obbligo reciproco di fedeltà, l’assistenza morale e materiale, la collaborazione nell’interesse della famiglia e la coabitazione.

Con il divorzio come è definito il coniuge?

Con il divorzio il divorzio è definito ex coniuge.

Il coniuge separato può risposarsi?

No.



Hai bisogno di un avvocato ad Ancona, Ascoli Piceno o Teramo?

Affidati all'esperienza dell'Avv. Monica Cipolletti. Avrai una consulenza personalizzata per il tuo caso specifico contando su un professionista sensibile ed empatico. Chiama ora o contatta l'avvocato su Whatsapp:

avvocato ancona, ascolti piceno, teramo



Il coniuge separato è erede dell’altro?

Sì.

Cosa accade se il coniuge lascia testamento ed esclude il coniuge separato?

Se il coniuge esclude l’altro con cui è separato, quest’ultimo resta erede del primo.

Si è erede anche con il divorzio?

No, con il divorzio, l’ex coniuge non è considerato erede.

Al coniuge separato spetta la pensione di reversibilità?

Sì, all’ex coniuge spetta la pensione di reversibilità, se l’altro coniuge percepisce una pensione al momento della morte.

Il coniuge separato ha diritto a qualche quota del TFR (trattamento di fine rapporto)?

No, il coniuge separato non ha diritto ad alcuna quota del TFR.

E l’ex coniuge?

Sì, l’ex coniuge ha diritto al TFR se la sentenza di divorzio è definitiva e non più modificabile e se il coniuge superstite riceve l’assegno di divorzio e non si è risposato.

Se il matrimonio è stato celebrato in Chiesa cosa accade?

Se il matrimonio è stato celebrato in Chiesa, cessano solo gli effetti civili e, quindi, si può convolare a nuove nozze solo con rito civile e non anche con rito religioso.

E’ possibile una riconciliazione tra coniugi separati o ex coniugi?

Sì, è possibile una riconciliazione sia tra coniugi separati sia tra ex coniugi. Solo che gli ex coniugi devono celebrare un nuovo matrimonio.

Cos’è l’assegno di mantenimento?

L’assegno di mantenimento è l’assegno che spetta al coniuge separato economicamente più debole al fine di permettere allo stesso di continuare a godere del tenore di vita precedente.

L’assegno di mantenimento spetta anche all’ex coniuge?

No, all’ex coniuge spetta il c.d. assegno di divorzio, che ha una funzione diversa rispetto all’assegno di mantenimento.

E’ possibile versare l’assegno di divorzio in un’unica soluzione?

Sì, l’ex coniuge economicamente più forte può preferire versare l’assegno di divorzio in un’unica soluzione e il coniuge ricevente non potrà più pretendere nulla.

Quanto tempo dalla separazione deve trascorrere per poter chiedere il divorzio?

Per poter chiedere il divorzio, dal 2015, devono trascorrere sei mesi o al massimo un anno, a seconda dei casi. Dopo sei mesi se la separazione è stata consensuale, un anno in caso di separazione giudiziale.

In cosa consiste la separazione consensuale?

La separazione consensuale consiste nell’accordo espresso dei coniugi circa la spartizione dei beni in comune e circa l’affidamento dei figli.

Quali sono le caratteristiche del consenso?

Il consenso è originario quando il ricorso è presentato da entrambi i coniugi; è successivo quando la separazione inizialmente è giudiziale, con richiesta di uno solo dei coniugi, e diventa consensuale successivamente.

Il consenso può essere revocato?

Sì, il consenso può essere revocato.

L’accordo dei coniugi deve essere valutato? Da chi?

L’accordo dei coniugi deve essere valutato dal Presidente del Tribunale, in Camera di Consiglio. Il Tribunale deve verificare se l’accordo è conforme alla legge e se rispetta i diritti dei figli, ove presenti.

Cosa accade se l’accordo è conforme alla legge?

Se l’accordo è conforme alla legge, viene omologato con decreto, impugnabile in Corte d’Appello.

E se non è conforme?

Se l’accordo non è conforme, tutti gli atti vengono trasmessi al giudice istruttore, cosicché la separazione diventa giudiziale.

C’è un’altra procedura in caso di separazione consensuale?

Sì, in caso di separazione consensuale è possibile la c.d negoziazione assistita in Comune, senza necessità di adire l’autorità giudiziaria competente.

Quando la separazione è giudiziale?

La separazione è giudiziale quando è necessaria una sentenza di separazione.

Come inizia il processo?

Il processo inizia presentando ricorso al Presidente del Tribunale del luogo dell’ultima dimora della coppia. In caso contrario, è competente il Tribunale del luogo ove risiede il convenuto.

Cosa deve contenere il ricorso?

Il ricorso deve contenere l’indicazione dei motivi a fondamento della domanda e l’indicazione dell’esistenza di figli.

Accolto il ricorso cosa succede?

Accolto il ricorso, il Presidente del Tribunale fissa con decreto l’udienza di comparizione dei coniugi e l’istante dovrà provvedere a notificare il decreto all’altro coniuge. Dal giorno della notifica e fino al giorno dell’udienza, ciascun coniuge può depositare, presso la cancelleria del giudice, memorie scritte e le rispettive dichiarazioni dei redditi, in modo da individuare puntualmente i cespiti patrimoniali.

Il processo di separazione si divide in fasi?

Sì, il processo di separazione si divide in due fasi. L’udienza di comparazione è la prima delle due, alla quale i coniugi devono comparire obbligatoriamente e personalmente.

Cosa succede se uno dei coniugi non si presenta? E in caso contrario?

Se non si presenta il coniuge che ha fatto domanda di separazione, il giudice dichiara il processo estinto per abbandono degli atti; se non si presenta l’altro coniuge, fisserà altra udienza. Se compaiono entrambi, il Presidente compie un tentativo di conciliazione. In quest’ultimo caso, il Presidente redige verbale e la causa si estingue, contrariamente la causa prosegue dinanzi al giudice istruttore.

Cos’è la separazione con addebito?

La separazione con addebito è la richiesta di addebito da parte di uno dei coniugi nei confronti dell’altro, ritenuto responsabile della violazione dei doveri del matrimonio. Il coniuge che fa tale richiesta deve allegare le prove a fondamento della stessa.



Hai bisogno di un avvocato ad Ancona, Ascoli Piceno o Teramo?

Affidati all'esperienza dell'Avv. Monica Cipolletti. Avrai una consulenza personalizzata per il tuo caso specifico contando su un professionista sensibile ed empatico. Chiama ora o contatta l'avvocato su Whatsapp:

avvocato ancona, ascolti piceno, teramo



You may also like

Leave a Comment